Irrequieto come attitudine naturale e artistica, in lui convivono in questo modo il pittore e il musicista. In continua ricerca evolutiva, il primo. Neoclassicista, rigoroso, quadrato, il secondo. In lui convivono due personalità artistiche uguali ed opposte.
Uguali perché in entrambe si ravvisa nell'espressione creativa la sola modalità per uscire dal seminato autoconflittuale della società della tecnica.
Opposte perché tanto propulsivo e in piena si esprime il pittore, tanto lineare, programmatico, modulare è il musicista.
Marco Recchia sembra volerci dire che l'impegno in arte ha il suo percorso obbligato: deflagrazione del prorio Sé concettuale ma anche tanta disciplina. E soprattutto impegno, oltre che onestà intellettuale.