Sin da piccina i pennelli e i colori sono stati sempre presenti nella mia vita, come le grandi tele che mamma dipingeva indossando un camice bianco “variopinto”. 

Del bello e dell’arte ne ho fatto in qualche modo il mio mondo, realizzando la mia passione attraverso il lavoro di archeologa, ma con la pittura sento di poter finalmente aprire la mia anima.

L’isolamento da “sola” ti porta inevitabilmente a parlare con te stessa. Ed ecco che scopri di non poter più accettare vecchie immagini di te. 

La nuova ME si spoglia di tutte le sovrastrutture e cerca attraverso il suo “terzo occhio” una nuova consapevolezza e nuovi equilibri.

Puff… e come per magia ecco che la Donna si ritrova catapultata indietro nel tempo.

Il Covid mette sulle sue spalle un peso enorme eppure Lei riesce, come nessuno. a fare tutto. Tra le quattro mura di casa si destreggia tra bambini, DAD, smart working, fornelli, pentole e compiti.

Le grandi rinunce, chissà perché, toccano sempre alla Donna. 

Vorrei tornare ad affondare i piedi nell’erba, mentre i miei pensieri giocano a rincorrersi con le onde del mare. 

Vorrei poter tornare a cogliere le stelle in un giorno di sole.  

Siamo dentro tiepide bolle, e una patina grigia ci sta avvolgendo. 

Forse il segreto è quello di recuperare il nostro IO bambino, e permettergli di prendere la nostra bolla per portarla a spasso come se fosse un palloncino e forse in quel frangente potremmo recuperare il Sorriso.

Nel tempo sospeso IO cambio pelle.

Rinascerò con grandi ali variopinte di farfalla. Non so se sarò migliore, ma sicuramente sarò diversa.

Il Covid è come certi uomini, ci obbliga a portare una mascherina, un BAVAGLIO che impedisce di esprimerci completamente, di dichiarare le nostre idee e di urlare a pieni polmoni il nostro disaccordo. Tenta di piegarci, incurvandoci, facendoci sentire inutili, sciocche e svuotate.

Ma le Donne, anche se diverse tra loro, nel momento del pericolo si uniscono per sconfiggere il mostro e finalmente trafiggere il loro aguzzino.